La Fratta torna nel presidio ospedaliero aretino

Pubblicato il 05/02/2020

L’ospedale Santa Margherita della Fratta, a Cortona, torna a far parte del presidio ospedaliero dell'aretino, insieme con gli ospedali di Arezzo, Bibbiena e Sansepolcro. Il provvedimento è stato disposto dal direttore generale dell’Asl Toscana sud est, Antonio D’Urso, con apposita delibera – la n. 47 del 20 gennaio 2020.

La delibera definisce la nuova articolazione e denominazione dei presidi ospedalieri e l’articolazione degli stessi in stabilimenti ospedalieri. La struttura della Fratta, dunque, non sarà più ricompresa nel presidio «Valdichiane e Amiata senese», nel quale era stata inserita nell’ottobre 2016.  

Il presidente della conferenza dei sindaci della Valdichiana aretina, e sindaco di Cortona, Luciano Meoni, commenta con grande soddisfazione la decisione presa dall’Azienda sanitaria.

«La volontà del sottoscritto, come presidente della conferenza dei sindaci della Valdichiana aretina, ha trovato la condivisione di tutti i colleghi sindaci del comprensorio. La sinergia con l’ospedale della Nottola di Montepulciano non ha portato i risultati sperati e l’ospedale della Fratta ne è uscito penalizzato. Negli ultimi periodi – prosegue Meoni – sono stati segnalati vari disservizi, tra i quali l’interfaccia tra i sistemi informatici e alcune carenze operative. Il direttore generale, dottor Antonio D’Urso, che ringrazio, ha preso atto di questa «anomalia», dettata, forse, da dinamiche non attinenti alle esigenze del territorio e l’ha risolta.

Meoni ringrazia anche i colleghi primi cittadini della Valdichiana aretina, con i quali auspica di continuare a lavorare insieme per il bene dell’ospedale della vallata.

«Il ritorno dell’ospedale Santa Margherita nel presidio ospedaliero aretino incrementa anche il peso della conferenza dei sindaci della Valdichiana aretina. Nella vecchia organizzazione, la nostra facoltà decisionale non poteva essere totale, poiché dovevamo confrontarci con i sindaci della Valdichiana senese e, quindi, con quelli di un territorio diverso. In questo modo, riacquistiamo la nostra autorevolezza» 

Ultimo agg.to: 21/01/2022